In questo periodo di emergenza e isolamento forzato, che colpisce molteplici aspetti della vita quotidiana e causa un senso di insicurezza e solitudine, il Porto dei Piccoli ha continuato la sua attività sfruttando la potenzialità dello sviluppo tecnologico, creando un progetto ad-hoc, “Il Mare in Rete”.
Attraverso la sinergia di tecnologia e laboratori ludico-didattici, l’Associazione è riuscita a garantire il proseguimento delle attività con i bambini che di più soffrivano l’isolamento causato dal lock-down, cercando il più possibile di garantire una relazione diretta, una presenza continua e costante.
Attraverso la tecnologia, infatti, Il Porto dei Piccoli è riuscito ad entrare virtualmente nelle case dei bambini, raggiungendoli indipendentemente dal luogo in cui abitano: ed è in questo modo che il Mare in Rete è riuscito a superare le barriere della distanza, garantendo presenza potenzialmente su tutto il territorio nazionale.
In Piemonte, a partire da Aprile 2020, hanno partecipato al progetto 14 bambini; 6 di loro sono seguiti dal reparto di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale Infantile Regina Margherita e hanno potuto fare questa preziosa esperienza, insieme ai loro fratelli e sorelle, grazie alla stretta collaborazione delle Infermiere della Dialisi (in particolare Sylvie Borriello, che ha coordinato il progetto) con gli operatori del Porto dei Piccoli.
La frequenza degli interventi è flessibile e viene valutata insieme alla famiglia di settimana in settimana, con una variabilità elevata (da 3 volte a settimana circa a una volta ogni 20 giorni),; anche la durata delle attività è variabile, da 40 minuti a un’ora circa.






